Da Decumano Inferiore a Spaccanapoli, ecco come si è allungata la via

  • 7 anni fa
  • 1

Tra tutte le strade che percorrono la città, di certo il Decumano Inferiore è quella che meglio racconta e rappresenta la storia della capitale partenopea. Luogo d’arte, tradizioni e cultura, la strada che noi tutti conosciamo come Spaccanapoli, vanta delle origini molto antiche, che arrivano fino all’epoca greco – romana, quando il nucleo di quella che al tempo era una piccola polis non era ancora sviluppato del tutto,  e il Decumano aveva una forma “leggermente diversa”, che ancora non “spaccava Napoli” 

Dal Decumano a Spaccanapoli, ecco come è cresciuta la strada 

La particolarità di via Spaccanapoli, testimoniata al meglio dal toponimo riconosciutogli dai cittadini, è quella di dividere il centro storico della città in due parti, disegnando una linea netta che va da via Pasquale Scura nei quartieri Spagnoli, fino ad arrivare in via Giudecca Vecchia, nel quartiere Forcella. Ma, a dispetto di quello che si possa pensare, la strada non ha sempre avuto questa forma : quando fu progettata infatti, il tracciato aveva inizio in piazza San Domenico Maggiore e terminava in via Duomo. Durante l’epoca romana, la strada si allungò, fino ad inglobare la zona corrispondente oggi con piazza del Gesù Nuovo.

Fu soltanto ad opera di Don Pedro de Toledo, il papà dell’omonima strada, che la Spaccanapoli come la conosciamo oggi prese vita. Il Decumano, in nome della politica d’espansione territoriale in atto in quel periodo, che vedeva la città allargarsi verso San Martino, venne allungato fino ai Quartieri Spagnoli, in modo da poterli collegare con il centro della città favorendo gli spostamenti dei cittadini.

Spaccanapoli in realtà non è una “via”

Per ammirare al meglio l’unicità della via è consigliato recarsi presso la Certosa di San Martino o Castel Sant Elmo, entrambi siti sulla collina del Vomero, da dove, sarà possibile godere di una splendida vista della parte vecchia della città di Napoli, con il suo intrigo di “vic e vicariell” segati a metà da Spaccanapoli, che per anni ha ingannato miliardi di turisti e gli stessi napoletani.

A veder quel lungo e scuro corridoio che taglia in due la città, la mente non può far altro che credere che si tratti di un’unica strada, facilmente individuabile su una qualsiasi cartina di Napoli ma, chiunque ci abbia provato è andato incontro ad una scottante delusione in quanto, Spaccanapoli dal punto di vista toponomastico non esiste, in quanto costituita da:

  • Via Pasquale Scura
  • Via Maddaloni
  • Via Benedetto Croce
  • Via San Biagio dei Librai 
  • Via Vicaria Vecchia
  • Via Forcella
  • Via Giudecca Vecchia 

Quindi, considerare Spaccanapoli come una “Via”, nel senso letterale del termine è sbagliato in quanto, questa costituisce un tracciato che deve il suo nome agli stessi napoletani, inventori, involontariamente, di una delle bellezze più grande della loro città

Compare listings

Confrontare