I problemi delle muffe nelle compravendite immobiliari

  • 1 mese fa
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vizi compravendite immobiliari

Qualche settimana fa abbiamo analizzato un tema spinoso legato all’umidità di risalita che può presentarsi negli immobili di nuova costruzione causando danni non solo estetici ma anche strutturali al bene, ed in alcuni casi mettendo anche a rischio l’incolumità di chi ci abita.
Se nel precedente articolo abbiamo chiarito che nel caso di un immobile acquistato nuovo la responsabilità per il grave difetto, se questo si verifica entro i 10 anni dal completamento dell’opera, è interamente a carico della ditta costruttrice o appaltatrice alla quale spetta il risarcimento dei danni oltre all’intervento di risanamento, leggermente diversa ma altrettanto complessa è la questione nel caso della presenza di muffa in appartamenti che siano oggetto di compravendite immobiliari tra privati.

I problemi di umidità e le compravendite immobiliari

L’umidità di risalita comporta danni anche gravi all’immobile che non è correttamente impermeabilizzato o per un difetto o per il logoramento dettato dal tempo, ma la sua prima e più evidente manifestazione è la formazione di macchie di muffa sulle pareti ed in prossimità di alcuni punti critici quali le finestre o i balconi.
La muffa non può essere in nessun caso sottovalutata in quanto essa influisce in maniera decisiva sulla salubrità dell’ambiente: essa può giungere a scatenare anche pericolose reazioni allergiche specie nei soggetti più deboli o sensibili e di conseguenza l’intervento risanante e di bonifica è obbligatorio e non va rinviato. Non è questa la sede per approfondire l’impatto della muffa che può formarsi sulle pareti domestiche nei confronti della salute dell’uomo, in quanto siamo più interessati a chiarire la sua incidenza sul valore dell’immobile ma anche le conseguenze che essa può avere sugli atti di compravendita.

Analizzare bene l’immobile prima di una compravendita

Tra i compiti di un agente immobiliare scrupoloso ed attento a tutti i dettagli che possono condizionare la valutazione di un immobile in vista del suo inserimento sul mercato degli annunci immobiliari o di un atto di compravendita c’è senza dubbio una ispezione volta a riconoscere gli indizi del fenomeno qualora esso sia presente, ma anche ad individuare eventuali fragilità strutturali dell’immobile stesso in tal senso che potrebbero favorirne la proliferazione.
In materia di vizi dell’immobile è lo stesso Codice Civile, all’Art. 1490, a stabilire che “Il venditore è tenuto agarantire che la cosa venduta sia immune da vizi che la rendano inidonea all’uso a cui è destinata o ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore.
In sostanza non basta una semplice macchia di muffa a destabilizzare un atto di vendita, quanto la sua causa nel caso sia riconducibile a difetti strutturali o costruttivi.
In queste circostanze dopo apposite perizie l’obbligazione contrattuale fa sì che il venditore sia tenuto a risarcire il danno emerso, a meno che la suddetta perizia non dimostri che il compratore una volta entrato in possesso del bene abbia apportato modifiche non coerenti con la struttura o ne abbia fatto un uso improprio.

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