Sappiamo molto bene che il mercato dei mutui è in forte rialzo e sta mettendo in difficoltà molti degli italiani che desiderano acquistare casa: ne abbiamo già parlato nelle ultime settimane con delle approfondite analisi, perché i tassi di interesse hanno acquistato una tendenza ascendente iniziando in alcuni casi a correre. In particolare si fa notare l’incremento delle rate dei mutui a tasso variabile, che secondo un recente rapporto diffuso dalla Banca d’Italia è aumentata mediamente di 245 € nel Sud e isole e di 276 € nel Centro Italia. Sono numeri per certi versi preoccupanti perché cifre mensili di questa portata vanno ad erodere in maniera consistente il reddito di una famiglia che già si trova a dover affrontare il rincaro dei prezzi non solo dell’energia ma anche dei beni di prima necessità.
Dal momento che, sempre stando ai dati contenuti nel rapporto, i mutui attualmente in corso accesi con la modalità del tasso variabile sono oltre il 36% del totale, ben si comprende come una larga fetta della popolazione si sia trovata a dover sostenere un peso imprevisto ed imprevedibile con la necessità laddove possibile di correre ai ripari.
Siamo infatti giunti a veri livelli di allerta, e oltre ad aver scoperto questa difficoltà risulta anche evidente che questo rialzo ha comportato dall’inizio dell’anno un crollo nelle erogazioni dei mutui ed un generalizzato calo del numero di transazioni e compravendite. Molti tra coloro che stanno cercando casa a Napoli come possiamo ben documentare con la nostra rete di agenzie diffusa sul territorio cittadino non hanno di certo rinunciato al sogno di un immobile in special modo se si tratta di una prima casa, ma hanno più pragmaticamente deciso di posticipare nel tempo l’investimento in attesa di una congiuntura più favorevole, come spesso accade dopo momenti di forte impennata. Ma come può invece comportarsi chi ha già un mutuo a tasso variabile in corso e si vede improvvisamente oberato da un rialzo imprevisto ed insostenibile della rata che schizza alle stelle? Una soluzione in realtà esiste, e si chiama rinegoziazione del mutuo.
Crescono le rinegoziazioni dei mutui
Dal momento che spesso, sia per essere più attendibili che per offrire una visione d’insieme più ampia ed accurata che non sia troppo parcellizzata, le analisi del mercato immobiliare procedono su base trimestrale, i dati di cui stiamo parlando sono strutturati su questa linea procedurale.
Rispetto al 2022 e confrontando lo stesso periodo, ossia quello che va da gennaio fino a settembre e che include quindi tre trimestri l’ammontare dei mutui per i quali è stata richiesta una rinegoziazione è in pratica triplicato includendo tutte le diverse possibili modalità. Rinegoziare un mutuo può infatti voler dire diverse strade da percorrere a partire da una revisione del tasso di interesse con sua ridiscussione – la strada forse più complessa – per arrivare ad un passaggio da tasso variabile a tasso fisso e per finire con l’allungamento del mutuo stesso, la soluzione che permette di abbattere la rata spalmando il debito residuo su un periodo di tempo maggiore.
Quello che si deve sapere in un contesto nel quale forse non tutti sanno muoversi con destrezza, e quali siano le opzioni più convenienti, è a disposizione anche nelle nostre sedi attraverso i nostri agenti che, per chi ha intenzione di acquistare casa a breve o deve cambiarla per i motivi più disparati potranno offrire una consulenza immobiliare gratuita.
